sinusiteLa sinusite è una malattia infiammatoria delle cavità localizzate intorno al naso, in mezzo agli occhi, sopra e sotto gli occhi, definite seni paranasali. Si tratta di ampie cavità ossee piene di aria, che vi giunge dal naso attraverso una serie di stretti canalini. I seni paranasali si formano a partire dall’infanzia e sono completamente sviluppati alla fine della pubertà.
Nel caso in cui un’infiammazione localizzata nel naso porti al blocco dei canali che ventilano i seni paranasali e si abbia una penetrazione di germi all’interno degli stessi, si giunge al quadro della sinusite. Tipicamente i seni paranasali interessati si riempiono di secrezioni, a volte maleodoranti, che agiscono sulle terminazioni nervose con un effetto meccanico (pressione) ed un’azione irritativa diretta generando il tipico dolore, violento nelle forme acute, blando nelle croniche. In base all’evoluzione clinica si distinguono diversi quadri clinici: sinusite acuta, sinusite subacuta, sinusite cronica e sinusite ricorrente.

Sinusite acuta

etmoidite acuta in lattante
Etmoidite acuta sinistra in lattante

Si tratta di un’infezione violenta, quasi sempre monolaterale, caratterizzata da un esordio rapido e la comparsa di forti dolori localizzati al volto, a livello del seno paranasale interessato. La febbre, in genere, è assente. Il fastidio è notevole ed è spesso necessario assumere antidolorifici per alcuni giorni. L’episodio acuto, se non complicato, tende a risolversi in 7-10 giorni con un’adeguata terapia farmacologica.
La sinusite acuta può essere un evento occasionale, unico nella vita del paziente, o ripetersi con sempre maggior frequenza. In tal caso occorre porre molta attenzione nella diagnostica e nella terapia per evitare l’evoluzione in una forma cronica. Lo studio radiografico durante la sinusite acuta mostra un completo opacamento del seno paranasale interessato.
Le sinusiti acute non adeguatamente trattate possono andare incontro a gravi complicazioni di cui le più pericolose coinvolgono le strutture dell’orbita e sono la cellulite orbitaria nell’adulto e l’etmoidite acuta del lattante. Entrambe richiedono un trattamento chirurgico urgente per evitare danni irreversibili alle strutture dell’orbita fino alla cecità.
Altre gravi complicanze delle sinusiti acute possono interessare le strutture cerebrali (meningite).

Sinusite subacuta

È una forma intermedia, caratterizzata da senso di dolore sordo monolaterale accompagnato da secrezioni nasali muco-purulente. Si tratta di una forma di transizione che, spesso, prelude all’evoluzione in sinusite cronica. È curabile con i farmaci ma richiede un trattamento prolungato.

Sinusite cronica

È la forma più subdola e grave di sinusite per la sua intrinseca tendenza alle recidive. La sinusite giunge alla cronicizzazione a causa dell’esistenza di danni ormai irreversibili all’interno del sistema dei canali di ventilazione dei seni paranasali che ostacolano la guarigione della malattia con i trattamenti farmacologici. La malattia alterna dei periodi di riacutizzazione in cui il paziente accusa una discreta sintomatologia a periodi quiescenti durante i quali, apparentemente la patologia sembra guarita. Lo studio TAC mostra sempre, sia durante le fasi attive che durante i periodi intervallari, estesi focolai di infiammazione nei seni paranasali. La sintomatologia a livello nasale può essere minima nelle fasi che si alternano alle ricadute: manca il dolore, il paziente accusa un senso di peso, un calo dell’olfatto, la presenza di secrezioni a volte maleodoranti. Nei periodi di riacutizzazione possono comparire sintomi simili a quelli della sinusite acuta. La sinusite cronica viene spesso scoperta per i disturbi che causa agli organi collegati al naso, ed in particolare l’orecchio ed i bronchi. Frequentemente i pazienti accusano bronchiti e tosse ricorrenti o infiammazioni dell’orecchio medio con sordità. Per quanto dia pochi disturbi locali, la sinusite cronica è la forma più pericolosa e difficile da trattare. Reagisce poco alla terapia medica e guarisce soltanto con un risanamento chirurgico accompagnato ad un’adeguata terapia medica, necessaria ad evitare le recidive.

La sinusite ricorrente

Si tratta di una forma molto particolare di sinusite. Il quadro clinico è quello di una sinusite cronica, quindi con un’alternanza di episodi di infiammazione acuta e periodi di remissione. A differenza della sinusite cronica, nella sinusite ricorrente gli esami TAC eseguiti nei periodi intervallari (cioè di assenza di disturbi) non mostrano alcuna patologia a carico dei seni paranasali. La sinusite ricorrente viene trattata con un intervento chirurgico.

La patogenesi delle sinusiti

Tranne le cosiddette sinusiti odontogene, che si sviluppano a carico dei seni mascellari a causa di malattie dei denti, la stragrande maggioranza delle forme di sinusite ha inizio con un raffreddore prolungato o con una rinite cronica. Inizia tutto con una serie di raffreddori che si susseguono e durano sempre più a lungo. Tipicamente nelle fasi iniziali i pazienti non prestano particolare attenzione a quanto sta accadendo, credendo che si tratti dei soliti episodi di raffreddamento. Un importante campanello d’allarme è costituito dall’anomala durata dei sintomi (naso chiuso, secrezioni), che persistono a volte per mesi mentre il raffreddore è una malattia che deve risolversi nel giro di 7-10 giorni. La sinusite cronica rappresenta quindi l’estrema conseguenza di ripetuti episodi di raffreddore che, lentamente, danneggiano le strutture interne del naso. Per tale motivo è essenziale curare bene i raffreddori, specialmente se recidivanti. Occorre inoltre precisare che la sinusite è una malattia opportunista, ciò significa che è abbastanza raro che si manifesti in pazienti con un’anatomia nasale perfetta, la sinusite colpisce invece quasi sempre nasi che presentano problemi funzionali quali deviazioni del setto, riniti croniche, allergie, etc. L’intervento necessario per curare la sinusite è l’etmoidectomia.

F. A. Q.

L’intervento è doloroso?
R: La chirurgia del naso ha una, meritata, pessima fama tra la popolazione. Possiamo affermare che oggi, con l’associazione di tecniche chirurgiche moderne e ottimali scelte farmacologiche, si ottiene una fase post-operatoria sostanzialmente libera dal dolore. La maggior parte dei pazienti riferisce solamente un lieve mal di testa.
L’asportazione dei tamponi è fastidiosa?
R: No. I moderni tamponi sono delle morbide spugne, denominate MEROCEL, che diventano viscide e scivolano fuori dal naso in un attimo senza causare dolore.
Dopo l’intervento avrò ematomi, sarò gonfio in faccia?
R: Con le tecniche utilizzate nella moderna chirurgia non si ha alcuna alterazione visibile del volto, anche nell’immediata fase post-operatoria.
Dopo l’intervento inizierò subito a respirare bene?
R: No. Ovviamente l’intervento è un trauma per le strutture nasali che, per diversi giorni, rimarranno gonfie come durante un raffreddore e produrranno molte secrezioni. Il mix di edema e secrezioni provoca un’ostruzione che perdura, generalmente, fino alla visita di controllo.