La sindrome delle I.R.R. (infezioni ricorrenti respiratorie) rappresenta uno dei maggiori problemi di salute della popolazione infantile tra i 2 ed i 6 anni di età. Pur trattandosi di una patologia benigna, la cui frequenza può essere superiore ad una infezione/mese durante il periodo più critico (novembre/febbraio), le I.R.R. rappresentano un grosso problema sanitario e sociale. La comunità scientifica è consapevole che nell’80% dei casi le I.R.R. siano di origine virale. Le I.R.R. si distinguono a loro volta in U.R.I. (upper respiratory infections), cioè rinosinusiti, faringiti, tonsilliti e L.R.I. (lower respiratory infections) cioè tracheobronchiti e broncopolmoniti. Le U.R.I. sono tipicamente causate da rhinovirus nel periodo autunnale, coronavirus nel periodo invernale e adenovirus nel periodo primaverile. Le forme a carico del sistema tracheo-bronchiale invece sono provocate da virus parainfluenzali, influenzali e virus respiratorio sinciziale.
- inalazione passiva di fumo
- socializzazione precoce
- stagionalità invernale
- deficit immunitari con un basso livello di linfociti NK (natural killer).
La cura e la prevenzione della I.R.R.
Comunemente le IRR vengono affrontate con l’uso di ripetute terapie antibiotiche e, quando necessario, di terapia chirurgica come adenoidectomia e tonsillectomia. Nella prevenzione vengono impiegati immunomodulatori di sintesi come il pidotimod e lisati batterici. Diversi studi dimostrano una notevole efficacia nella prevenzione delle I.R.R.dell’uso di approcci terapeutici non invasivi come la M.I.T. (Micro Immuno Terapia) o di sostanze naturali a base di vincetoxinum hirundinaria, echinacea, di uso comune nella tecnica omotossicologica.