La raucedine è un’alterazione della voce, dovuta ad un disturbo del funzionamento delle corde vocali (vedi link), due strutture muscolari altamente specializzate, in grado di vibrare con una finissima modulazione, essendo dotate di un sofisticato meccanismo di controllo neuromuscolare. La raucedine è un sintomo e non una malattia, qualsiasi fattore che vada ad interessare la struttura o il movimento delle corde vocali ne determinerà la comparsa.

Comuni cause di raucedine

Infiammazioni

La laringite acuta, spesso di origine virale, si manifesta con un calo di voce marcato, fino all’afonia. È una malattia non grave che si risolve nell’arco di 1-2 settimane. È importante sapere che non bisogna sforzare le corde vocali per nessun motivo durante la laringite acuta in quanto, essendo gonfie ed infiammate, si potrebbe causare l’insorgenza di un polipo teleangiectasico. La laringite cronica è una patologia più seria che origina in seguito all’azione di diverse noxae, di cui la principale è il fumo. Causa una raucedine altalenante e deve essere tenuta sotto osservazione, trattandosi di una precancerosi facoltativa, ossia di una malattia che può degenerare in un cancro.

Neoformazioni benigne
Si tratta di neoformazioni che scompaiono sulla superficie delle corde vocali e non tendono a degenerare. La matrice comune è lo sforzo vocale. A seconda dell’aspetto e della posizione, si distinguono in polipi, noduli e cisti.
  • Polipi cordali: sono neoformazioni a volte voluminose, spesso ad insorgenza repentina, dopo uno sforzo vocale eseguito durante una laringite. Devono essere asportati chirurgicamente e recidivano raramente.
  • Noduli cordali: negli adulti i noduli cordali sono propri del sesso femminile. Hanno un’insorgenza lenta e sono dovuti ad uno sforzo vocale protratto nel tempo. Sono tipici di particolari categorie lavorative (insegnanti, istruttrici) e tendono a recidivare dopo l’asportazione se non si modifica l’errata impostazione vocale. Un discorso a parte meritano i noduli cordali infantili (vedi link).
  • Cisti: si tratta di lesioni per lo più piccole, anch’esse di origine traumatica, contenenti una parte liquida al loro interno. Possono comparire in entrambi i sessi e non recidivano dopo l’asportazione.
  • Edema di Reinke: si tratta di voluminose neoformazioni soffici che si formano sotto la superficie delle corde vocali, in seguito all’azione del fumo di sigaretta. Comporta una profonda alterazione della voce, non recidiva dopo l’asportazione e si associa spesso ad altri danni da fumo, come la laringite cronica.
  • Angiomi delle corde vocali: sono dilatazioni venose localizzate sulla superficie cordale che possono essere danneggiate dalle vibrazioni e rompersi dando luogo ad un sanguinamento sottomucoso con conseguente raucedine.
  • Granulomi: sono lesioni che compaiono nella porzione posteriore delle corde vocali, tipicamente in soggetti maschi, vedi link.
noduli cordali
Noduli cordali
cisti corda vocale dx
Cisti della corda vocale destra
angiomi della cord vocale sinistra
Angiomi della corda vocale sinistra
Lesioni nervose

La più comune è la lesione del nervo ricorrente, che può essere idiopatica, cioè spontanea, per lo più conseguente ad infezioni virali o iatrogena, cioè dovuta ad un danno del nervo avvenuto durante un intervento chirurgico, in genere a carico della tiroide. Le forme idiopatiche tendono a risolversi nell’arco di alcuni mesi, nelle lesioni iatrogene l’evoluzione dipende dal tipo di danno che il nervo ha subito.

Neoformazioni maligne

Costituiscono ovviamente il capitolo che ci sta più a cuore. Purtroppo i sintomi dei tumori maligni delle corde vocali non si differenziano dalle altre patologie: l’unico segno è una raucedine persistente. Ricordo che i tumori delle corde vocali costituiscono oltre l’80% dei tumori delle alte vie aeree. La raucedine costituisce quindi un sintomo che accomuna patologie banali a patologie molto gravi, pertanto occorre rispettare la regola d’oro dell’ORL: in caso di raucedine che persista per oltre 2-3 settimane consultare uno specialista!! Solo così sarà possibile identificare tempestivamente un tumore e trattarlo in modo da ottenere una stabile guarigione senza mutilazioni per il paziente.