Coronavirus: Aggiornamento del 14 aprile

Nelle ultime settimane provengono segnalazioni da tutto il mondo che indicano un’azione patogena di COVID-19 su altri organi, oltre al polmone.

Secondo alcune mie osservazioni, cui fanno riscontro quelle di medici americani e cinesi, il virus è in grado di causare un irritazione al sistema nervoso, documentata in alcuni pazienti con risonanza magnetica nucleare, nonché a carico del cuore, determinando quadri che simulano l’infarto o l’insufficienza cardiaca.

A livello neurologico, i sintomi più comuni, oltre la già nota perdita del gusto e dell’olfatto segnalata nel precedente post, sembrano essere caratterizzati da parestesie (sensazioni di sensibilità alterata), particolarmente frequenti a carico delle estremità, cioè mani e piedi.

La compromissione del muscolo cardiaco potrebbe spiegare l’estrema astenia (una stanchezza innaturale) che caratterizza il decorso dell’infezione in numerosi pazienti.

Come sempre, consiglio a chi dovesse presentare tali sintomi, anche in assenza di febbre e tosse, di parlarne con il proprio medico di famiglia, eventualmente citando questo articolo.

L’anomalia è rappresentata dal fatto che i disturbi neurologici e cardiaci possono essere presenti anche in pazienti altrimenti asintomatici.

Per quanto riguarda l’andamento epidemico, ci troviamo nella fase calante del plateau, con persistenza di una discreta circolazione del virus.

Per tale motivo, specialmente in vista della ripresa delle attività lavorative, sarà opportuno mantenere un minimo livello di prevenzione, utilizzando le dosi di mantenimento (quindi una monosomministrazione dei farmaci prescritti).

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