Coronavirus: aggiornamento del 4 marzo 2020

L’epidemia prosegue secondo un andamento statisticamente prevedibile, confermando purtroppo il sospetto che durerà a lungo.

Come è noto, nel 90% dei casi l’infezione da covid-19 ha un decorso benigno caratterizzato da una forma simil-influenzale.

Il problema è rappresentato dal restante 10% dei casi in cui il virus provoca lo sviluppo di una polmonite interstiziale, che può costringere ad un trattamento di ventilazione meccanica in terapia intensiva.

Per quanto riguarda eventuali misure preventive di sostegno del sistema immunitario, ritengo opportuno consigliarle per l’area centrale e meridionale della Lombardia, per la zona del Veneto orientale, e per l’Emilia Romagna, utilizzando lo schema consigliato nel precedente post.

Al momento, nella provincia di Brescia, Verona e Mantova non esiste una densità di casi tale da richiedere una prevenzione attiva di massa.

Tuttavia, prudenzialmente, sarebbe indicato avviare il trattamento anche in queste province per le categorie a rischio: anziani oltre i 75 anni e pazienti di ogni età con patologie polmonari croniche come asma e bronchite cronica ostruttiva, cardiopatici, diabetici, pazienti immunodepressi o in chemioterapia.

Quali ulteriori misure possiamo prendere per cercare, in caso di infezione, di evitare lo sviluppo della  forma grave di covid 19?

  • Innanzitutto è importante cercare di tenere il proprio stato fisico a livello ottimale, curando le patologie già esistenti, evitando quindi di trascurare sinusiti, raffreddori e bronchiti che si trascinano già da qualche tempo.
  • In questo momento sarebbe opportuno rimandare i richiami vaccinali nei bambini ed evitare vaccinazioni antinfluenzali negli adulti; ricordo che il vaccino antinfluenzale non ha alcun effetto su questa epidemia, poiché si tratta di un virus totalmente differente. La base scientifica di tale raccomandazione consiste nell’evitare, in caso di infezione, che il sistema immunitario sia già parzialmente impegnato a sviluppare la risposta anticorpale contro il vaccino. In tal caso lo stesso non avrebbe a disposizione tutte le risorse necessarie per far fronte all’infezione.
  • È opportuno curare una sana alimentazione, consumando frutta, verdura, legumi e cereali, limitando il consumo di carne, per abbassare il livello di intossicazione generale dell’organismo.
  • Sarebbe inoltre opportuno evitare attività sportive molto intense, specialmente se ripetute di frequente, poiché gli ormoni prodotti sotto sforzo prolungato possono dare una riduzione della risposta immunitaria.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

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