interazioni corpo menteL’argomento può sembrare strano per un sito specialistico, tuttavia tra poco avremo modo di scoprire importantissime interazioni tra il corpo e la mente in grado di condizionare la nostra vita e l’andamento di molte patologie.
In diverse culture e religioni antiche si attribuiscono allo “stato dell’anima” potenti effetti sulla salute dell’uomo. Ciò ha portato alla diffusione di tecniche che influenzano positivamente lo spirito (Yoga, meditazione, preghiera corale), viste sempre con molto scetticismo dalla medicina tradizionale, tuttavia lo stretto rapporto esistente tra la reattività del corpo e lo stato della mente fa parte della comune esperienza dei medici.

Ad esempio
  • È tipico, ad esempio, che molte persone che subiscono un grave dispiacere, come ad esempio un lutto, nei primi momenti riescano a fronteggiarlo con molta energia per poi “crollare” ammalandosi di diverse patologie dopo un certo periodo di tempo.
  • È noto il fenomeno delle coppie molto anziane in cui è frequente che dopo la morte di un coniuge l’altro, sebbene non malato, muoia dopo poco tempo in maniera inspiegabile.
  • Uno studio scientifico condotto dopo il terremoto che nel 1994 colpì Los Angeles, ha dimostrato che nei mesi seguenti al sisma, la media di persone colte da attacchi cardiaci è passata da circa 15 a 51 al giorno, evenzianza poi definita come “Effetto Northridge” richiamando il nome del terremoto.
  • Da tempo ci si è accorti che i pazienti motivati riescono a reagire fisicamente meglio anche dinnanzi a malattie gravi come i tumori.
  • Recenti studi hanno rilevato che persone in buona salute fisica, senza particolari fattori di rischio, dopo gravi e protratti stati di stress o depressione, sviluppino malattie tumorali con una frequenza superiore alla media.
  • Esistono inoltre intere categorie professionali che hanno dei carichi di lavoro ciclici, con enormi picchi di stress concentrati in alcuni mesi dell’anno: molti di loro stanno fisicamente bene anche nei momenti di peggior fatica, per poi ammalarsi 2-3 giorni dopo la scadenza, appena sopravviene il rilassamento.

Come è possibile tutto ciò? Con che meccanismo la mente influenza il corpo?

Lo stress

Lo stress è uno stato comune dell’essere umano e consiste nell’azione di fattori esterni che stimolano in maniera spesso estrema il nostro organismo, in primo luogo a livello del sistema nervoso centrale. Qualsiasi evento che ci accade causa una reazione da parte del nostro cervello. Per reazioni particolarmente intense si parla di stress. In realtà esistono 2 tipi di stress:
  • Lo “stress buono “ o “eu-stress”, causato da eventi da noi percepiti come piacevoli ma tuttavia molto impegnativi dal punto di vista psicofisico, come ad esempio la nascita di un figlio, l’emozione di essere premiati per qualcosa, la partecipazione ad un evento sportivo molto impegnativo sono tipici esempi di eu-stress. Gli studi dimostrano che l’eu-stress causa il rilascio di particolari sostanze nel cervello dette endorfine, che hanno un effetto positivo sul nostro corpo
  • Il secondo tipo di stress è lo “stress negativo” o “distress”, ne sono esempi gravi malattie con pericolo di vita, malattie di congiunti, lutti in famiglia, mobbing sul posto di lavoro. Il “distress” viene percepito come estremamente negativo dall’organismo ed induce reazioni ormonali sfavorevoli.

Negli ultimi anni lo stress è stato molto studiato e sono state elaborate anche diverse quantificazioni” della portata stressante degli eventi della vita. Una delle più utilizzate è la tabella di Holmes Rahe.

Vediamo adesso come lo stress negativo agisce sul corpo. Le situazioni di stress o pericolo vengono elaborate nel sistema nervoso centrale, a livello di una regione definita ipotalamo. L’ipotalamo è un’ antica regione del cervello che predispone le reazioni necessarie per reagire alle aggressione o al pericolo. Anche se ormai siamo molto evoluti, la nostra struttura psichica, a livello delle antiche strutture dell’ipotalamo è ancora immutata rispetto a migliaia di anni or sono. A distanza di migliaia di anni il nostro cervello non riesce a distinguere tra un pericolo fisico reale, come la tigre affamata che minacciava i nostri antenati, ed un pericolo “mentale” come il capo-ufficio arrabbiato dei nostri giorni. Ciò vuol dire che di fronte al capo-ufficio arrabbiato il nostro cervello scatena le stesse reazioni che si verificavano dinnanzi all’attacco di una tigre, atte a garantire la sopravvivenza, rilasciando rapidamente nel sangue una serie di mediatori ormonali che hanno i seguenti effetti:
  • aumento della resistenza fisica alla fatica
  • innalzamento della pressione del sangue per irrorare i muscoli durante un eventuale combattimento
  • aumento della frequenza di battiti del cuore per garantire la portata di sangue
  • aumento della percentuale di zucchero nel sangue per migliorare la risposta fisica e mentale
  • aumento della frequenza respiratoria
  • diminuzione della fame
  • diminuzione del desiderio sessuale
  • diminuzione del sonno
Tutto ciò avviene lungo un asse che collega il sistema nervoso centrale al sistema immunitario, studiato oggi da una scienza definita
  • P sico
  • N euro
  • E ndrocino
  • I mmunologia

Come funziona il sistema PNEI?

Si tratta di un sistema ” a cascata”. Il livello emotivo (psichico), la paura ad esempio, agisce sull’ipotalamo. Questa struttura nervosa (livello neuro) controlla l’ipofisi, un’ importantissima ghiandola ormonale (livello endocrino). L’ipofisi controlla il surrene che produce una sostanza, il cortisolo, che controlla le cellule immunitarie (livello immunitario). Periodi prolungati di dis-stress causano una costante stimolazione del surrene ed aumento del cortisolo per lunghi periodi.
  • L’aumento per un lungo periodo dei tassi di cortisolo comporta un indebolimento delle difese immunitarie
  • Elevati livelli di cortisolo ed adrenalina agiscono sul sistema cardiovascolare provocando un aumento della pressione sanguigna e disturbi di tipo aritmico a carico del cuore, quindi causando malattie cardiovascolari (ipertensione, cardiopatie)
  • L’aumento protratto del cortisolo stimola inoltre un incremento della glicemia predisponendoci per lo sviluppo del diabete.

Quindi, protratti periodi di stress ci espongono allo sviluppo di malattie cardiovascolari, diabete, malattie infettive, pericolo di sviluppo del cancro. Come verrà illustrato nell’articolo sullo sviluppo dei tumori, per la genesi del cancro è infatti necessario che si verifichi un calo della “sorveglianza immunitaria antitumorale”.

Conseguenze pratiche

Per quanto possa sembrare difficile da mettere in atto, un “atteggiamento positivo” nei confronti della vita, che si traduce nel cosiddetto pensiero positivo o la politica del “bicchiere mezzo pieno”, oltre che essere vantaggioso nei rapporti sociali sembra essere utile in quanto tiene in buona salute il sistema immunitario. Lo sport, la meditazione, lo yoga, possono essere un enorme aiuto proprio in momenti di estrema difficoltà del nostro organismo. Occorre riappropriarsi del concetto che siamo costituiti da un‘unità inscindibile di corpo ed anima e come tali dobbiamo gestire la nostra salute modificando adeguatamente il nostro stile di vita.