È una comune esperienza dei genitori che i bambini piccoli con l’arrivo della stagione invernale e l’inizio della scuola comincino a presentare le prime forme di malattie infettive. A volte le infezioni diventano estremamente frequenti ed insistenti, causando un grave disagio ai bambini ed alle famiglie. I piccoli subiscono le malattie e sono privati della vita sociale, non potendo frequentare la scuola e le altre attività tipiche di questa fascia di età. I genitori sono stressati, in quanto anch’essi limitati nelle proprie attività dalle malattie dei figli, nonché preoccupati dalle ripetute terapie con antibiotici ed anti-infiammatori. 

Le cause delle malattie infettive

Analizziamo le cause di tale situazione. In inverno i virus riescono a diffondersi facilmente nelle popolazioni scolastiche per due motivi principali.

prevenzione invernale bambini

L’assenza di anticorpi
I bambini si ritrovano nelle classi di scuola materne o elementare a strettissimo contatto, in ambienti spesso non molto grandi.
Le classi degli asili sono costantemente infestate da virus respiratori, cioè agenti infettivi che si diffondono nell’aria e si trasmettono con il respiro. La famiglia dei virus respiratori è composta da numerose specie (adenovirus, mixovirus, paramixovirus, etc.) che comprendono a loro volta migliaia di sottotipi. La principale via di penetrazione degli agenti infettivi nel corpo umano è rappresentata dalle cavità naturali, cioè il naso e la bocca. Quindi proprio il distretto ORL (naso,bocca e gola) è il primo ad essere colpito dalle infezioni invernali. Noi adulti non ci ammaliamo con facilità in inverno, poiché il nostro corpo ha “conosciuto” buona parte dei virus respiratori e dispone di anticorpi specifici, che bloccano il virus appena entrato nel nostro corpo. I nostri bambini non possiedono tale “corredo anticorpale” e, pertanto, appena un virus penetra le difese, scatta un’infezione. Il sistema difensivo reagisce all’aggressione in due modi:
  • avviando la produzione di anticorpi specifici contro il virus aggressore; si tratta del sistema più efficace per proteggersi in futuro dall’infezione. Purtroppo i primi anticorpi efficaci compaiono dopo circa 10 giorni dall’infezione, lasciando il bimbo in balia del virus;
  • attivando le difese innate. Tali difese sono rappresentate da una sub-popolazione di globuli bianchi, definiti linfociti Natural Killer (o NK). Si tratta di cellule immunitarie estremamente aggressive, che, anche senza conoscere il virus aggressore, lo attaccano e distruggono immediatamente, in quanto “elemento sconosciuto” al nostro sistema immunitario.
Il freddo

Inoltre i virus sono agevolati dal freddo, che causa una diminuzione delle difese locali nel distretto rino-faringeo, favorendo l’attecchimento degli agenti patogeni. In effetti, tali malattie sono definite malattie da raffreddamento, proprio perché favorite dal freddo che, causando una vasocostrizione a carico della mucosa nasale e faringea, riduce il flusso sanguigno in tali distretti e, quindi, la quantità di anticorpi e cellule immunitarie difensive presenti.

La prevenzione

In base a quanto detto sinora, è evidente che una prevenzione eseguita nei primi mesi dell’inverno possa migliorare notevolmente la vita dei bambini. È scontato che bambini piccoli, raggruppati in ambienti ristretti ed affollati di altri altri bimbi malati, siano quotidianamente bersagliati da svariati virus respiratori. Da quanto abbiamo appena visto, è ovvio che nella strategia di prevenzione debbano essere compresi prodotti in grado di stimolare il versante NK dell’immunità innata, capaci di stroncare l’infezione sul nascere. In tal caso, vedremo che il bimbo sembra ammalarsi ma, dopo un giorno di malessere e, forse, una puntata febbrile, torna subito a star bene.
Mentre in medicina convenzionale (allopatica) non esistono medicinali in grado di dare una stimolazione specifica dei linfociti NK, la medicina biologica dispone di diversi farmaci naturali, in grado di shiftare il sistema immunitario in una configurazione più vantaggiosa per il bambino in età scolare. Per essere efficace la prevenzione deve inoltre essere mirata, in quanto gli esseri umani presentano vulnerabilità diverse, legate a fattori costituzionali ed anatomici. L’esperienza clinica mostra infatti che esistono bambini che tendono alle rinosinusiti, altri alle otiti, mentre altri ancora vengono colpiti da ripetute tonsilliti o da continue bronchiti. È ovvio che un piano di prevenzione che vada bene per un gruppo di bimbi non sarà adeguato per l’altro. Prima della stagione invernale lo specialista controllando il bambino può identificare tali “debolezze“, definite tecnicamente con il termine di meiopragie, e quindi avviare una programma di protezione, mirato sugli organi più a rischio che, come visto, possono variare molto da bambino a bambino. Per fare fronte alle epidemie invernali, quasi sempre di origine virale, si possono utilizzare con vantaggio ottimi prodotti biologici, che vadano a stimolare il versante antivirale delle difese immunitarie. Vedi il capitolo sulle cure naturali.
È tuttavia indispensabile ribadire un concetto: i farmaci biologici, per quanto derivati da sostanze naturali come piante e minerali, sono veri e propri “farmaci”, da non confondere con i vari integratori, più o meno utili, che vengono venduti nelle erboristerie. Pertanto, anche se la possibilità di ottenere effetti collaterali negativi dai farmaci naturali è molto minore che con i farmaci convenzionali, se ne deve sempre tenere ben presente il meccanismo di azione e rispettarne la dinamica. Facciamo un esempio pratico: molti prodotti che aumentano le difese antivirali agiscono facendo crescere un particolare sottotipo di cellule linfatiche, i linfociti TH1. Una stimolazione del genere, per un periodo ragionevole in un bambino, può essere utile. Tuttavia l’assunzione per periodi prolungati potrebbe, in linea teorica, scatenare un altro effetto dei linfociti TH1: la genesi di malattie autoimmuni, patologie gravi e molto difficili da curare. Senza scendere in ulteriori dettagli, che diventerebbero difficilmente comprensibili, voglio quindi ricordare ai pazienti che può essere pericoloso abusare sia di farmaci convenzionali che di farmaci naturali.

F.A.Q.

Le prevenzioni generiche con pappa reale,integratori a base di echinacea etc sono utili?
R: Sicuramente una corretta alimentazione è decisiva per il bambino e quindi le integrazioni possono giovare. Occorre mettere in guardia dall’uso indiscriminato di vitamine, in quanto studi recenti ne hanno dimostrato effetti addirittura tossici, in caso di uso prolungato. Anche integratori fitoterapici a base di echinacea angustifolia, se somministrati a lungo, possono dare fastidiose reazioni cutanee e sono controindicati in diverse situazioni.
I vari prodotti definiti immunostimolanti naturali disponibili in farmacia o in erboristeria sono sufficienti ed efficaci?
R: Se si vuole eseguire una vera profilassi occorre, come spiegato, che il medico esegua una valutazione del bambino per individuare eventuali “punti di debolezza” e consigli la terapia. In commercio esistono eccellenti farmaci naturali che, purtroppo, sono affiancati sugli scaffali delle farmacie a integratori di dubbia efficacia. È quindi sempre bene farsi consigliare da uno specialista ed evitare l’abuso di prodotti di composizione non nota.