La sinusite cronica, ed in particolare la forma “poliposa”, ha da sempre rappresentato la “bestia nera” dell’otorinolaringoiatria. Si tratta infatti di una patologia che ha insito nel proprio DNA la scarsa tendenza a rispondere alle cure e la facilità con cui causa delle recidive. Fino a qualche anno fa i pazienti venivano trattati spesso solo in maniera palliativa, con terapie termali ripetute e cicli antibiotici al bisogno, poiché gli specialisti ORL non disponevano di mezzi di cura soddisfacenti sia a livello medico che chirurgico. In realtà il modo con cui l’otorinolaringoiatra cura la sinusite negli ultimi anni è cambiato ed oggi possiamo dire che la grande maggioranza dei pazienti affetti da sinusite cronica può guarire definitivamente. D’altronde, tollerare l’esistenza di un focolaio infiammatorio / infettivo così ampio all’interno del proprio corpo, come nel caso della sinusite, significa esporsi al rischio che la malattia si estenda coinvolgendo organi vicini come l’orecchio (otiti) ed i bronchi (bronchiti ricorrenti). A parte i noti disturbi dipendenti dall’azione diretta della malattia a livello nasale, il riassorbimento delle tossine presenti nel muco infetto causa inoltre a tutti i pazienti uno stato di spossatezza dovuto alla tossicosi cronica.

Le innovazioni che hanno cambiato le prospettive dei pazienti affetti da sinusite consistono nelle indagini di imaging (in particolare la TAC) che consente al medico otorinolaringoiatra di conoscere con esattezza l’estensione dei focolai infiammatori che dovrà curare. Un ausilio importante è stato dato dallo sviluppo dei videoendoscopi, con i quali l’otorinolaringoiatra può monitorare in ambulatorio il miglioramento del paziente durante la lunga convalescenza, senza la necessità di ripetere l’esame radiografico. Recenti studi hanno inoltre messo in luce alcuni aspetti riguardo “patologie favorenti” che possono ostacolare la guarigione della sinusite. In particolare l’attenzione degli specialisti ORL si rivolge al reflusso gastroesofageo ed alla disbiosi del colon, frequente dopo le lunghe terapie antibiotiche.

Per quanto concerne la cura, oggi si tende ad uscire dal solito binomio “antibiotici + mucolitici” poiché si è visto che, specialmente nelle forme subacute e croniche, l’uso ripetuto dell’antibiotico porta pochi vantaggi e molti sicuri svantaggi (disbiosi intestinale, sviluppo di resistenze). Oggi si pone molta attenzione alla cura delle patologie favorenti e si eliminano eventuali ostruzioni dovute all’ipertrofia dei turbinati con l’ausilio delle nuove tecnologie come la risonanza quantica molecolare. Nell’armamentario dello specialista otorinolaringoiatra sono inoltre entrati nuovi farmaci naturali, come gli estratti Pelargonium Sidoides, un prodotto con azione antibatterica, mucolitica ed immunomodulatrice, che consente cure protratte senza pericolo di gravosi effetti collaterali. Nella cura della sinusite è infatti assolutamente importante ribadire che l’unica chiave per un successo della terapia è che il trattamento venga protratto sino alla guarigione completa della patologia!! Qualsiasi cura che si fermi nella “fase di miglioramento” e non raggiunga la “guarigione anatomica” avrà come risultato una sicura ricaduta alla comparsa dei primi raffreddori, aprendo la strada ad una sempre più severa cronicizzazione. In ultimo, quando con i farmaci non dovesse essere possibile risanare i focolai di sinusite, la moderna chirurgia endoscopica fornisce un eccellente mezzo, non invasivo e, in mani esperte, sicuro per eliminare la malattia con una breve degenza ospedaliera, portandosi alle spalle tutti i disagi (ostruzione nasale, mal di testa, mancanza di odorato, tosse ricorrente) che caratterizzano la vita dei pazienti affetti da sinusite cronica. Il moderno intervento viene denominato FESS (Functional endoscopic sinus surgery), si esegue in anestesia generale, non è particolarmente doloroso, comporta due notti di degenza in ospedale e consente una guarigione stabile in oltre l’80% delle sinusiti croniche non polipose ed un buon controllo delle forme polipose.
Un trattamento a parte, in uno specifico articolo, verrà dedicato ad una forma speciale di sinusite cronica: la sinusite cronica poliposa, detta anche poliposi nasale.