chirurgiaLa moderna chirurgia dell’orecchio si è sviluppata con l’invenzione del microscopio operatorio che ha consentito di lavorare su strutture minute e delicate come gli ossicini, la membrana timpanica, il nervo acustico. Per garantire al paziente un maggior comfort, nel centro otorinolaringoiatrico dell’Ospedale “Sacro Cuore” gli interventi vengono eseguiti in anestesia generale.

L’approccio chirurgico, cioè la via di accesso all’orecchio, può essere enaurale, cioè direttamente attraverso il condotto uditivo, senza tagli esterni. È il caso della chirurgia dell’otosclerosi. In altri casi si esegue un cosiddetto accesso anteriore, con una piccola incisione davanti al padiglione auricolare. Tale tecnica è utile per la chirurgia dell’orecchio ricostruttiva, nei casi in cui non sia necessaria una bonifica delle strutture ossee mastoidee. L’accesso posteriore o retroauricolare si esegue con un’incisione lungo il bordo posteriore del padiglione auricolare. Il taglio rimane nascosto nella piega cutanea. Il padiglione viene ribaltato in avanti e dà un ampia visuale su tutto l’orecchio medio e la mastoide. Tale accesso è utile in alcuni casi di chirurgia ricostruttiva dell’orecchio medio ed in tutta la chirurgia della mastoide.

I materiali che possono essere usati nella chirurgia ricostruttiva dell’orecchio medio sono diversi. Nel nostro centro per riparare danni della membrana timpanica viene utilizzata prevalentemente la fascia del muscolo temporale o il pericondrio della cartilagine del trago. Per la ricostruzione degli ossicini e la chirurgia dell’otosclerosi usiamo microprotesi in TEFLON. La chirurgia dell’orecchio richiede una degenza molto breve, normalmente una notte, e non è assolutamente dolorosa. La ripresa di una normale attività lavorativa è possibile dopo circa 1 settimana, con eccezione della chirurgia dell’otosclerosi.