O.R.L: Le domande più frequenti

Di seguito una collezione di risposte agli interrogativi ricorrenti nel campo dell’otorinolaringoiatria.

Come devo pulire il naso e le orecchie del mio bambino?

Scoprilo nella sezione sulla gestione dei bambini.

 

Sto eseguendo una terapia/prevenzione con prodotti naturali e mi viene prescritto un antibiotico, un antinfiammatorio o un cortisonico: cosa faccio?

Proseguire in ogni caso con il trattamento, associando le terapie e successivamente contattare il proprio specialista di fiducia. Tale approccio, ormai condiviso dalla comunità scientifica, viene definito “overlapping terapeutico”.

 

Il mio bambino è da tempo affetto da una patologia catarrale delle vie aeree. Può essere di aiuto modificare l’alimentazione?

Sì. E’ noto che diversi cibi aumentano la produzione di catarro. I più comuni sono la carne di maiale ed i derivati in quanto contengono istamina e diverse altre tossine, nonché i latticini di derivazione vaccina. Per il contenuto in istamina la carne di maiale è particolarmente poco indicata nei pazienti allergici. E’ inoltre opportuno, per un certo periodo, ridurre o eliminare i dolciumi e gli altri “cibi tossici” (patatine fritte industriali, merendine, dolcetti vari et.). Ovviamente a guarigione avvenuta si potrà gradualmente riprendere l’alimentazione normale, tenendo presenti le regole basilari del mangiare sano.

 

Sto eseguendo una terapia farmacologica e mi è comparsa una reazione sulla pelle con chiazze, puntini, prurito o altri sintomi, oppure mi sento stringere in gola ed ho le labbra gonfie.

Sospendere immediatamente il farmaco. Se disponibile assumere subito del cortisone  e contattare il proprio specialista di fiducia. In casi particolarmente intensi recarsi al Pronto soccorso.

 

Il mio bambino perde sangue dal naso. Cosa faccio?

Innanzitutto è importante non agitarsi e non fare sdraiare il bambino. Al contrario bisogna farlo stare in piedi con la testa reclinata in avanti, applicare ghiaccio sulla nuca e/o sulla fronte, afferrare con due dita la parte terminale del naso e comprimere delicatamente senza lasciare la presa per almeno 3 minuti, facendo respirare il bambino dalla bocca. Se il problema persiste consultare il Pronto soccorso e, successivamente uno specialista ORL. Vedi anche il sanguinamento nasale.

 

E’ una buona idea che il bambino piccolo (sotto gli 8 anni) faccia un corso di nuoto in inverno?

Il nuoto è uno sport eccellente per i bambini. Va tuttavia considerato che per bambini affetti da alcune patologie, tra cui infezioni delle adenoidi, riniti, sinusiti, bronchiti e otiti; ricorrenti, l’azione combinata del clima freddo, dei virus respiratori invernali e del cloro presente in piscina, può mettere in grave crisi le difese locali delle alte vie respiratorie vanificando l’effetto delle cure e causando notevoli peggioramenti del quadro clinico. Il nuoto nella tarda primavera, quando non fa più freddo e si riduce la circolazione dei virus, non risulta pericoloso.

 

Ho il raffreddore da qualche giorno. Devo curarlo? Devo andare dal medico?

Iniziamo ricordando un concetto importante: il raffreddore (rinite acuta) dura 7-10 giorni al massimo. Se ho un raffreddore che dura invece settimane o mesi, con certezza non si tratta più di un raffreddore, ma un’altra patologia nasale (rinite subacuta, sinusite, adenoidite, allergia). La situazione necessita sicuramente una diagnosi e un corretto trattamento, per evitare che si raggiunga il punto di non ritorno e l’unica cura possibile sia l’intervento!!. Vedi il raffreddore.

 

Durante il raffreddore posso usare gli spray nasali da banco? Per quanto tempo?

Va bene usare gli spray come sintomatici per un breve periodo (8-10 giorni), se non sussistono patologie cardiache o asma grave. Tali prodotti non vanno usati, salvo precisa indicazione dello specialista, per periodi prolungati, in quanto possono indurre i seguenti problemi:
1) Rinopatia iatrogena: è uno stato di congestione permanente dei turbinati, per il quale si è costretti a mettere sempre più spesso lo spray, raggiungendo dosaggi veramente pericolosi e portando inesorabilmente il naso verso la necessità di un intervento chirurgico
2) Disturbi cardiocircolatori: le sostanze contenute nei decongestionanti sono attive sul sistema cardiovascolare e causano aumento di pressione arteriosa, tachicardia ed aritmie
3) Crisi asmatiche: in soggetti predisposti l’abuso di vasocostrittori nasali può indurre violenti broncospasmi.

 

Ho osservato tracce di umidità nella camera da letto. Possono avere conseguenze sullo stato di salute?

L’organismo umano è strutturato in modo da vivere bene ed in salute in ambienti con un’umidità relativa tra il 40-60%. Il soggiorno prolungato in camere con elevata umidità può peggiorare molte patologie esistenti (riniti, otiti, sinusiti, bronchiti. Cefalea, dolori articolari ecc) o addirittura farle insorgere, oltre che vanificare l’effetto delle terapie. In caso di dubbio è opportuno acquistare un igrometro, misurare i valori e, se elevati, utilizzare un deumidificatore stabilizzando il livello di umidità.

 

Mi si è improvvisamente otturato un orecchio. Cosa faccio?

Se si sa di essere periodicamente affetti da tappi di cerume, è bene fare un controllo dal proprio medico curante o provare a lavare l’orecchio. Se il medico non dovesse rilevare una totale ostruzione del condotto uditivo e se il disturbo dovesse persistere dopo il lavaggio, è essenziale contattare uno specialista, in quanto potrebbe trattarsi di una sordità improvvisa, malattia non rara, la cui terapia va avviata possibilmente entro pochi giorni dall’insorgenza del disturbo.

 

Il mio bambino deve essere operato di adenoidi. Mi hanno detto che le adenoidi possono ricrescere, devo preoccuparmi?

No. E’ una delle “leggende metropolitane” più diffuse. Nella mia carriera ho potuto osservare rarissimi casi di bambini operati che presentavano una recidiva. E’ assolutamente improbabile che un bimbo operato con una tecnica adeguata presenti una recidiva.

 

Mi è stata diagnosticata una perforazione della membrana timpanica. Cosa devo fare?

Se si tratta di una perforazione traumatica, occorre innanzitutto non fare penetrare per alcun motivo acqua nell’orecchio. Quindi niente lavaggi!! L’acqua tende infatti a causare infezione e portare all’arresto del tentativo di auto-riparazione che la membrana timpanica mette in atto quando viene danneggiata. Occorre poi ovviamente farsi visitare da uno specialista, il quale valuterà, con un esame otomicroscopico, l’opportunità di eseguire manovre atte a migliorare la probabilità di guarigione spontanea. Vedi la perforazione traumatica del timpano.

 

Il bambino soffre di insonnia e la sera sembra diventare più attivo invece di tendere ad assopirsi.

Prima di iniziare a somministrare sedativi, come purtroppo si usa spesso fare, è opportuno fare delle semplici verifiche. Il bambino piccolo non dovrebbe bere per alcun motivo bevande che contengono caffeina (come la Coca Cola), che risulta estremamente eccitante. Inoltre sarebbe opportuno evitare di somministrare dolciumi nel tardo pomeriggio e la sera ai bambini piccoli, in quanto il glucosio in eccesso ha anch’esso un effetto eccitante sul cervello infantile.

 

Ho notato che il mio naso a volte è più aperto da un lato ed altre dall’altro. Come mai?

Si tratta di un fenomeno fisiologico definito ciclo nasale. La respirazione è un’attività abbastanza “stressante” per le mucose nasali. Per tale motivo il naso possiede un ritmo di alternanza tra le due narici. In pratica, ogni 4 ore durante i giorno ed ogni 6 ore durante la notte, un turbinato si gonfia ostruendo parzialmente la propria cavità nasale, mentre il controlaterale si decongestiona aprendo il proprio lato al massimo. In persone sane, prive di altre patologie nasali, l’esistenza del ciclo può passare inosservata. In pazienti con ostruzioni monolaterali il ciclo viene percepito per il fastidioso senso di ostruzione che insorge nei periodi di tempo in cui dovrebbe aprirsi la cavità nasale ostruita.

 

Le tonsilliti sono un problema invernale?

In realtà no. Mentre la maggior parte delle malattie infettive (quelle che finiscono in -ite come otite, rinite, sinusite, bronchite etc.) sono patologie a prevalenza invernale ed hanno uno stretto legame con il clima freddo ed umido, le tonsilliti, pur presenti in inverno, presentano tipicamente un picco di incidenza ai primi caldi, cioè tra maggio e giugno.E’ in questi mesi che in ospedale si riscontra un aumento degli accessi di pazienti affetti da complicanze come l’ascesso peritonsillare o le linfoadeniti acute, patologie che prediligono il tempo caldo-umido. Per tale motivo è opportuno mantenere un’eventuale trattamento preventivo anche nel periodo della tarda primavera/estate.

 

Mi curo con farmaci naturali. Visto che va bene è opportuno proseguire ad oltranza?

Assolutamente no. Innanzitutto dobbiamo distinguere tra fitofarmaci e farmaci omeopatici (vedi approfondimento sulle cure convenzionali o naturali). Con i farmaci omeopatici potremmo dire che un eccesso di trattamento non dovrebbe creare effetti avversi, anche se alcuni prodotti contengono sostanze che non andrebbero assunte indiscriminatamente per tempi lunghissimi.
La situazione è ben diversa con i fitofarmaci, che contengono il principio attivo della pianta a concentrazione piena (definita “tintura madre”). In tal caso, superate determinate concentrazioni, l’effetto benefico può essere seguito da disturbi anche seri. Per tale motivo è importante capire e trattare i farmaci naturali come veri e propri farmaci facendosi consigliare sempre da un medico esperto in medicina naturale, che, dopo aver posto una diagnosi determini modalità e durata del trattamento. L’automedicazione va bene, a patto che sia eseguita per periodi di tempo brevi.