La “manutenzione” delle orecchie

L’orecchio esterno è dotato di un efficace sistema di protezione caratterizzato da un meccanismo autopulente, grazie al quale le cellule morte del condotto uditivo, lo sporco ed il cerume depositato vengono trasportate all’esterno. La secrezione ceruminosa, prodotta da ghiandole specializzate, possiede un’efficace azione anti-infettiva. La somma dei due effetti (trasporto automatico dello sporco verso l’esterno + azione anti-infettiva del cerume) crea una situazione per la quale l’orecchio sano non ha bisogno di alcuna particolare pulizia. Al contrario, la maggior parte delle manovre eseguite ha un effetto potenzialmente controproducente, oltre che esporre il paziente ad inutili rischi. D’altronde le popolazioni antiche, dagli egizi ai romani al medioevo, non utilizzavano né bastoncini per la pulizia delle orecchie né altri presidi vari e la storia della medicina non riporta particolari problemi alle orecchie in quelle epoche. Purtroppo da diverse fonti, spesso non del tutto disinteressate come le industrie che producono presidi simili-farmaceutici, i genitori vengono spinti ad eseguire sui propri bambini una serie di manovre che, oltre ad essere estremamente fastidiose, sono nocive in quanto disturbano il sistema di auto-pulizia dell’orecchio e possono causare gravi danni al condotto uditivo ed al timpano. Parliamo ovviamente dei bastoncini per pulire le orecchie, dei lavaggi, delle candele etc.: il fatto che si tratti di presidi in vendita anche presso le farmacie non significa automaticamente che sia sensato utilizzarli. Dal punto di vista specialistico ORL si tratta di pratiche altamente sconsigliabili, il cui utilizzo è stato inculcato nella mente della popolazione dalla pubblicità e da una certa disinformazione. Quindi: nell’orecchio si deve pulire lo sporco visibile all’esterno, che cioè ha una valenza estetica, evitando ogni azione all’interno del condotto uditivo esterno .

La “manutenzione del naso”

Il naso è un organo estremamente complesso che interviene nella respirazione e nella percezione degli odori. Internamente esiste un sistema definito clearance mucociliare che provvede alla pulizia del naso stesso ed alla protezione dalla infezioni. La clearance mucociliare trasporta verso la gola un film di muco che ingloba le particelle di sporco, i virus ed i batteri. Il muco viene poi deglutito ed avviato verso il tubo digerente dove i batteri vengono distrutti dai succhi gastrici. Ne consegue che il muco nel naso sano non viene espulso soffiandolo, ma deve defluire dall’apertura posteriore nella gola. Quindi il naso sano è asciutto!! A volte si presentano in ambulatorio pazienti preoccupati del fatto che “il naso non cola” o che “non mi scarico dal naso”: si tratta di un falso problema. Il naso sano non necessita di essere soffiato, anzi, proprio quelli che soffiano il naso regolarmente emettendo muco hanno sicuramente una patologia nasale da curare!! Il naso sano inoltre non ha bisogno di alcuna manutenzione, essendo dotato, come abbiamo visto, di un eccezionale sistema di auto-pulizia. Per tale motivo i lavaggi che routinariamente vengono eseguiti a lattanti e bambini sani non hanno alcun senso; anzi, tranne rari casi in cui il bambino mostra un’eccezionale tolleranza, creano un’inutile situazione di stress per i bimbi ed i genitori. In ambienti otorinolaringoiatrici viene descritta una vera e propria “sindrome da lavaggio nasale” che coinvolge intere famiglie con stress quotidiano a carico dei bimbi che lo devono subire e dei genitori che devono eseguirlo. Un naso sano non necessita quindi di alcuna particolare attenzione in nessuna epoca della vita. La pratica dei lavaggi costituisce un inutile stress ed un notevole esborso per le famiglie che acquistano in farmacia acqua al prezzo dello champagne. Soltanto in caso di malattia (raffreddore, sinusite, adenoidite) sarà necessario eventualmente aiutare il naso ingorgato dall’eccessivo catarro che blocca il sistema di clearance, somministrando comunque anche prodotti farmacologicamente attivi oltre l’acqua.

Alimentazione

Dal punto di vista dello specialista ORL uno dei problemi salienti, sia nei bambini che negli adulti è l’eccessiva produzione di catarro. Un eccesso di catarro crea problemi:
  • a livello dei seni paranasali, creando le basi per lo sviluppo delle sinusiti;
  • nell’orecchio dove il catarro blocca l’orecchio medio con conseguente sordità;
  • a livello bronchiale con la conseguente comparsa di tosse grassa insistente.

Normalmente in tali casi lo specialista otorinolaringoiatra ricorre comunemente ai farmaci mucolitici, tuttavia un aiuto importante deriva dall’alimentazione. Correggere l’alimentazione durante una fase catarrale, specie nel bambino, ha un effetto immediato e decisivo sulla produzione di catarro. Per ulteriori informazioni cliccare qui.

Stile di vita

I nostri fortunati bambini vivono in un ambiente molto pulito, sono curati frequentemente con antibiotici e giocano poco all’aperto….. e si ammalano spesso sia di forme infettive che allergiche!!! Nel mondo civilizzato si parla di una vera e propria emergenza allergica. Al contrario, i bambini che vivono in campagna, a contatto con la natura, in un ambiente tutt’altro che igienizzato ed assumono pochi farmaci restano sani e non tendono a sviluppare allergie. Alla base di questi, apparentemente strani, fenomeni vi è la teoria igienica che coinvolge lo stile vita e la ripetuta somministrazione, spesso inopportuna, di antibiotici. Il sistema immunitario del bambino nei primi anni di vita ha bisogno di una costante stimolazione per convogliare le proprie “attenzioni” nella direzione giusta, e cioè verso i germi del mondo esterno. L’assenza di tale stimolo nei bambini occidentali, che crescono in un ambiente altamente asettico, sta alla base di un non corretto sviluppo dell’immunità con la conseguente esplosione di allergie e facilità di infezioni. Un’osservazione epidemiologica ha infatti mostrato la totale assenza delle patologie allergiche nei Paesi in via di sviluppo, portando i ricercatori ad incriminare gli antibiotici. Nei Paesi del Terzo Mondo non accade mai che i bambini nella prima infanzia vengano trattati ripetutamente con antibiotici, e pertanto non si creano i presupposti, specie a livello dell’ecosistema intestinale, che sembra siano fondamentali per la comparsa della patologia allergica. Quindi: sarebbe auspicabile che i nostri bambini vivano in maniera un po’ più spartana, evitando di lavare continuamente le mani e disinfettarle ad ogni contatto con il mondo esterno, evitando inoltre di coprire i bambini in modo eccessivo ogni volta che escono di casa e riflettendo sempre con il medico sull’opportunità di iniziare un trattamento antibiotico. I bambini nascono sani e deve essere nostra premura preservare lo stato di buona salute con una corretta alimentazione, uno stile di vita che assecondi le richieste della natura e limitando al massimo l’interferenza farmacologica sul delicato equilibrio dell’organismo infantile.