Il mal di gola è un disturbo molto comune durante la stagione invernale. Quando si tratta di un dolore fastidioso ma sopportabile, non accompagnato da altri sintomi come febbre ed alterazione della voce non necessita di particolari trattamenti. Nei bambini coincide frequentemente con una faringite o faringo-tonsillite virale.
È importante in tali casi assumere un atteggiamento prudente prima di avviare la somministrazione di antibiotici, proprio per la frequente eziologia virale. Nei casi di mal di gola molto violenti, con difficoltà a deglutire il cibo ed i liquidi è però necessario intervenire per lenire il fastidio.

Vediamo alcune regole generali:
  • evitare di somministrare cibi e bevande caldi. Anche se il “latte caldo” dà un a sensazione momentanea di sollievo, il calore, aumentando la vasodilatazione, peggiora lo stato di flogosi.
  • è invece utile mangiare del gelato o succhiare dei ghiaccioli, poiché il freddo riduce l’edema e quindi l’infiammazione
  • è utile anche applicare impacchi freddi sul collo
  • si possono somministrare antidolorifici, preferendo compositi dotati di azione anche antinfiammatoria come l’ibuprofene e gli altri cosiddetti FANS che uniscono l’azione antidolorifica a quella antinfiammatoria
  • in caso di mal di gola il paracetamolo (tachipirina) è poco efficace essendo dotato di una bassissima azione antinfiammatoria
  • nel caso che il dolore persista per diversi giorni e si accompagni a febbre è necessaria una valutazione medica.

Occorre porre molta attenzione negli adulti che presentano un forte mal di gola, resistente alle comuni terapie e strettamente monolaterale, cioè con un dolore localizzato tutto da un lato. Spesso si tratta di una patologia particolare, definita ascesso peritonsillare, che può essere molto pericoloso e necessita di un’ ospedalizzazione urgente ed intervento chirurgico.