In oncologia vengono definiti “fattori di rischio” tutti quegli elementi che possono influenzare negativamente la probabilità di sviluppare un cancro e che vanno ad incidere sul corredo genico delle cellule poiché, in fondo, il passaggio da “cellula normale” a “cellula cel cancro” è determinato da una mutazione a livello del DNA, la sostanza che gestisce la vita cellulare. Analizziamo i più comuni.

Ereditarietá

I tumori maligni, salvo rari casi, non sono ereditari. Tuttavia, avere avuto familiari affetti da tumori maligni aumenta genericamente il rischio poiché indica che nel nostro DNA c’è una certa “suscettibilità” nei confronti dei fattori oncogeni.

Alimentazione

Un’alimentazione scorretta occupa un ruolo determinante nella probabilità di sviluppare un cancro. Recenti studi hanno chiaramente messo in relazione una dieta ipercalica con l’aumento di incidenza dei tumori alla mammella ed alla prostata. Globalmente si può affermare che un’alimentazione sana contribuisca a ridurre l’introduzione di sostanze tossiche che, accumulandosi nell’organismo, diventano un pericoloso serbatoio di veleni che può indurre mutazioni cellulari. Per quanto riguarda le singole sostanze le più pericolose sono l’ acrilammide, presente nei fritti, in particolare nelle patatine fritte industriali, il benzene presente nelle bevande analcoliche e l’aspartame, dolcificante estremamente diffuso, sulla cui pericolosità vengono da molti anni sollevati interrogativi da parte della comunità scientifica.

Fumo ed alcool

L’85% dei tumori ORL può essere riferito al fumo. Il fumo di sigaretta fu identificato come fattore di rischio alla fine della II° guerra mondiale. Tutti gli studi hanno dimostrato un chiaro rapporto dose/effetto tra il numero di sigarette fumate e la probabilità di sviluppare un cancro. L’azione cancerogena del fumo è dovuta alle nitrosamine ed agli idrocarburi aromatici, i cui effetti sono evidentemente potenziati dall’azione dell’alcool che, da una parte funge da solvente per gli oncogeni contenuti nel fumo e, dall’altra agisce danneggiando le mucose del cavo orale e dell’orofaringe, danneggia il fegato e causa una depressione immunitaria. L’azione di fumo ed alcool si potenzia a vicenda.
  • Assumendo con il valore di 1 il rischio di una persone che non beve e non fuma
  • Soggetti che fumano e non bevono hanno un fattori di rischio di 1,6
  • Soggetti che non fumano e bevono hanno un fattore di rischio pari a 1,7
  • Soggetti che bevono e fumano hanno un fattore di rischio pari a 12,7 volte!!!!

Igiene orale

Si è riscontrata una maggiore incidenza dei carcinomi del cavo rale nei pazienti con problemi di igiene orale. In particolare risultano pericolose alterazioni della superficie dentale (denti con fratture e bordi acuminati) poiché sembra che i ripetuti microtraumi a carico della mucosa costituiscano un elemento promuovente per fenomeni degenerativi.

Virus

È da tempo nota l’associazione tra il Virus di Ebstein Barr ed il carcinoma del rinofaringe, specie nella popolazione asiatica. Da alcuni anni si è notata l’associazione di carcinomi dell’orofaringe e del cavo orale con i virus HPV , gli stessi responsabili dei carcinomi del collo dell’utero.