La perdita di olfatto dopo infezione da Covid-19

Già nei primi mesi del 2020, quando la nuova infezione da covid-19 si stava diffondendo, ci siamo resi conto che uno dei primi sintomi della malattia era la perdita di olfatto e, a volte, anche del gusto.

Ovviamente un disturbo simile era prevedibile, poiché, a prescindere dalle problematiche delle basse vie respiratorie cioè le gravi polmoniti che caratterizzano la malattia e ne determinano la pericolosità, bisogna ricordare che il coronavirus è fondamentalmente un virus che infetta il naso.

Perchè si manifesta la perdita di olfatto?

Il covid-19 non è altro che una variante del coronavirus endemico, da sempre presente, responsabile durante gli inverni di innumerevoli raffreddori e sinusiti.

Il meccanismo con cui il covid causa la perdita di olfatto è fondamentalmente duplice:

  • da una parte l’infiammazione della mucosa nasale causa un’alterazione dei flussi aerei, per cui le particelle odorose non riescono più a raggiungere i sensori dell’olfatto, localizzati nella parte più alta del naso. In questo caso si tratta di un blocco meccanico, per cui il gonfiore delle mucose nasali impedisce ai flussi di aria, carichi di particelle odorose, di giungere a contatto con i sensori olfattivi, localizzati nella parte alta delle cavità nasali.
  • Il secondo meccanismo  consiste invece in un’infezione ed un’aggressione diretta delle terminazioni nervose all’interno del naso, con un conseguente danno di tipo neurologico.

La spesso concomitante perdita del gusto si spiega ricordando che la percezione gustativa è determinata da un mix di sensazioni provenienti dalla lingua, che riconosce fondamentalmente solo quattro sapori e cioè dolce, amaro, salato ed acido, mentre il restante bouquet di sensazioni gustative proviene dai recettori olfattivi.

Quanto dura la perdita di olfatto?

In caso di infezione da covid-19, nella maggior parte dei pazienti, la perdita di olfatto è parziale e si risolve nell’arco di qualche settimana.

Esiste tuttavia una quota di persone che, anche a distanza di mesi, non riesce a recuperare la percezione olfattiva.

Cosa fare in caso di una perdita prolungata?

In questi casi è essenziale eseguire un controllo ORL e verificare se ci si trovi di fronte ad una persistente alterazione dei flussi aerei, dovuti alla presenza di una infiammazione cronica della mucosa nasale.

Occorre inoltre verificare che, in seguito al Covid, non si sia sviluppato un processo sinusitico, responsabile del persistere della perdita della sensazione odorosa.

Per tale motivo, in base all’esito dell’esame endoscopico, la valutazione deve essere spesso integrata con una TAC o una risonanza magnetica del massiccio facciale, che verranno prescritte dallo specialista.

Nei casi in cui si riscontri un danno dovuto ad una irritazione delle terminazioni nervose, occorre informare il paziente che tale disturbo può perdurare anche per 6-8 mesi.

Si tratta della situazione più seria, poiché il recupero totale della percezione olfattiva non è sempre possibile.

In questi pazienti è importante avviare precocemente uno specifico trattamento di sostegno e di recupero per i recettori olfattivi.

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